L'assessore a Udine all'illustrazione del progetto di
potenziamento del depuratore cittadino nella sede del Cafc
Udine, 24 nov - "Acqua, sostenibilità e innovazione: questa è
la direzione che abbiamo scelto per rendere il Friuli Venezia
Giulia un territorio più sicuro, più efficiente e più attento
alle sfide ambientali".
Con questo riferimento valoriale l'assessore regionale alla
Difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Fabio
Scoccimarro, è intervenuto questa mattina nella sede del
Consorzio acquedotto del Friuli centrale (Cafc),
all'illustrazione del progetto di potenziamento del depuratore di
Udine, intervento da 13 milioni di euro per il quale è stata
avviata la progettazione, comprensivo del nuovo bacino per il
riutilizzo irriguo e industriale delle acque depurate.
"L'attenzione della Regione Fvg al sistema idrico integrato è
costante: negli ultimi anni, attraverso l'Agenzia per l'uso
sostenibile delle risorse idriche (Ausir), abbiamo destinato
oltre 30 milioni di euro ai gestori del servizio - ha
sottolineato Scoccimarro -. A questo si aggiungono i
trasferimenti regionali che ogni anno garantiscono ulteriori
risorse, circa 10 milioni di euro, fondamentali per avviare
interventi che richiedono continuità e pianificazione".
L'assessore ha richiamato anche la nuova direttiva europea sulle
acque reflue urbane (2024/3019), che introduce requisiti avanzati
su microinquinanti ed efficienza energetica: "La direttiva ci
pone davanti a una sfida che riguarda tutta l'Europa - ha
ricordato -. Per una regione come la nostra, caratterizzata da
numerosi impianti di piccole dimensioni, significa rivedere la
scala delle priorità e programmare per tempo. Dieci anni non sono
molti quando si parla di infrastrutture pubbliche".
Scoccimarro ha evidenziato le potenzialità del riuso: "Le acque
depurate dei nostri impianti hanno una qualità eccellente e, con
le infrastrutture adeguate, possono essere riutilizzate in
sicurezza per l'agricoltura e l'industria. È una delle frontiere
più concrete della sostenibilità, e la Regione Friuli Venezia
Giulia ha già investito 4 milioni di euro dedicati proprio al
riutilizzo delle acque reflue".
Lo sguardo dell'assessore si è poi rivolto al futuro assetto del
settore: "Stiamo lavorando per arrivare al gestore unico
regionale del servizio idrico. Ottimizzare competenze e risorse
significa migliorare ancora la qualità del servizio, rendere gli
impianti più innovativi e, allo stesso tempo, contenere le
tariffe per cittadini e imprese".
In chiusura, Scoccimarro ha richiamato il senso delle politiche
ambientali avviate negli ultimi anni: "Il nostro obiettivo è
chiaro: risultati concreti oggi e basi solide per i prossimi
decenni. Programmare con responsabilità significa lavorare per i
nostri figli e per i nostri nipoti, portando avanti politiche che
anticipano le sfide europee e garantiscono un sistema idrico
moderno, sicuro e sostenibile".
ARC/PT/ep