(ACON) Trieste, 20 nov - "Una manovra solida, coerente e
costruita per garantire stabilità ai servizi essenziali del
nostro territorio".
Così, in una nota, il presidente della I Commissione consiliare,
Markus Maurmair (FdI), che commenta l'avvio dell'esame della
legge di Stabilità 2026-2028 e del Bilancio regionale.
"Fin dal primo passaggio in Commissione - prosegue Maurmair - si
conferma la bontà dell'impostazione voluta dalla Giunta e dalla
maggioranza, con scelte politiche chiare e coerenti. Il Bbilancio
rafforza la capacità del sistema regionale di programmare e
sostenere i servizi sanitari, sociali e territoriali, tutelando
concretamente i diritti delle persone".
Tra le voci più significative, l'esponente di Fratelli d'Italia
sottolinea l'aumento di 155 milioni di euro destinati a Salute,
sociale, disabilità e famiglia rispetto al 2025: "Un impegno
importante che consentirà alle Aziende sanitarie una
programmazione più stabile e triennale, con ricadute dirette
sull'efficienza dei servizi e sulla loro capillarità.
In crescita anche i fondi per le politiche familiari, che nel
2026 superano i 110 milioni di euro, quintuplicando le risorse
rispetto al 2018. Incrementi importanti riguardano anche il Fondo
sociale regionale e il Fondo per l'autonomia possibile e la
disabilità".
"Particolare attenzione è riservata agli enti locali - sottolinea
il consigliere di maggioranza -, con l'aumento del Fondo unico
comunale di 7,5 milioni di euro e ulteriori 30 milioni per la
viabilità delle ex Province. La manovra prevede inoltre 738
milioni di euro di investimenti, destinati a infrastrutture,
edilizia scolastica, imprese, cultura, sport ed efficientamento
energetico. Rientrano tra le priorità anche gli interventi per la
prevenzione del dissesto idrogeologico, con 12 milioni per
progettazioni e opere urgenti".
"Si tratta di una manovra espansiva, che guarda al futuro con una
visione di medio periodo e rafforza gli strumenti a disposizione
dei territori. L'auspicio è che il confronto in Aula si mantenga
costruttivo e nell'interesse delle comunità del Friuli Venezia
Giulia", conclude la nota.
ACON/COM/mv