(ACON) Trieste, 17 nov - "Il documento solleva un fondamentale
nodo di carattere strategico e politico-energetico: ossia, la
persistenza di un sussidio pubblico diretto ai carburanti
fossili, proprio in un contesto europeo e nazionale che, al
contrario, si orienta invece sempre più decisamente verso la
decarbonizzazione, la mobilità elettrica e la riduzione delle
emissioni climalteranti".
Lo rimarca, affidando il suo pensiero a una nota stampa, la
consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle),
facendo riferimento ai lavori odierni della I e della II
Commissione che si sono concentrate sui contenuti del ddl 65
"Norme per il sostegno all'acquisto dei carburanti per
autotrazione ai privati cittadini residenti in regione e
promozione della mobilità individuale ecologica".
"La prospettiva dovrebbe essere proprio quella - aggiunge
l'esponente pentastellata - di riconvertire il parco veicoli
attuale con uno costituito da modelli molto meno impattanti,
intervenendo con contributi orientati verso nuove forme di
mobilità e abbandonando progressivamente benzina e gasolio".
"Rimane comunque il fatto che questo disegno di legge - precisa
Capozzi - si inserisce nel lungo processo di trasformazione del
cosiddetto 'bonus carburante Fvg', nato per contrastare le
migrazioni oltre confine, puntando anche alla completa
digitalizzazione del sistema e alla semplificazione delle
procedure. La ratio esplicita della norma è quella di
modernizzare una normativa nata nel 2010 e aggiornata già nel
2022 con l'introduzione delle App e del portale digitale".
"Il disegno di legge - sottolinea la rappresentante del M5s -
porta a compimento la transizione, partendo da un sistema basato
su tessere e Pos, per addivenire a un sistema completamente
digitale tramite App e Qr code con entrata in vigore prevista per
il 1° febbraio prossimo".
"Apprezzabile - spiega Capozzi - va considerata l'eliminazione
delle funzioni delle Camere di commercio: la conseguente
centralizzazione presso la Direzione centrale Difesa
dell'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, infatti, porta a
una notevole riduzione dei costi di gestione. Si tratterà di un
passaggio graduale verso il sistema digitale che consentirà di
continuare a utilizzare la tessera, evitando disagi alle persone
anziane o a quelle poco avvezze alle tecnologie".
"Benché la convivenza tra il sistema a tessere e quello digitale,
prevista fino al 31 dicembre 2026, possa apparire complessa per i
gestori a causa delle doppie procedure operative, riteniamo -
conclude Capozzi - che rappresenti comunque un passaggio
necessario per sostenere le persone più fragili in questa fase di
transizione".
ACON/COM/sm