(ACON) Trieste, 14 nov - "Quello che abbiamo affrontato e che
la maggioranza ha bocciato era ed è un tema particolarmente
importante e sentito soprattutto dalla comunità di Monfalcone, di
quelle famiglie che hanno visto i loro parenti ammalarsi, e
purtroppo anche morire di tumore, causato dalle polveri di
amianto e trovo singolare, per non dire grave, che a discutere di
una materia così importante, non fosse presente in aula
l'assessore di competenza".
Così, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino,
Alleanza Verdi Sinistra, a margine della discussione alla pln 4
Abrogazione del comma 2 dell'articolo 24 del decreto-legge 30
marzo 2023, 34, (Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle
imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale,
nonché in materia di salute e adempimenti fiscali), convertito,
con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2023, 56.
"Il Fondo istituito - prosegue Pellegrino -, come previsto dal
comma 2 dell'articolo 24 del decreto-legge 34/2023, non funziona.
Non ha raggiunto i destinatari previsti, ha generato distorsioni
e oggi rappresenta un blocco più che una tutela. Ai lavoratori o
ai loro eredi non è arrivato nemmeno un euro, così come ci
informa l'Inail".
"Come Alleanza Verdi e Sinistra, al Senato, abbiamo anche
depositato due interrogazioni al ministro competente che non ha
ancora dato risposta e in questi giorni abbiamo depositato sempre
al Senato un emendamento, a prima firma del presidente della
Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di lavoro
in Italia Tino Magni. Il meccanismo di ristorno - incalza la
vicepresidente della IV Commissione tema Ambiente - finisce per
includere tra i beneficiari anche le società responsabili delle
esposizioni, persino nei casi in cui ci sono sentenze definitive.
Con questa proposta, non si chiedeva venisse cancellata una
tutela, ma chiedevamo fosse eliminato un ostacolo che non produce
risultati e invece crea disparità".
"C'è la necessità di un approccio pragmatico, mentre manca la
volontà politica, così come appare evidente che ci sia il timore
di toccare la suscettibilità e la sensibilità della proprietà,
ovvero di Fincantieri, che risulta per la Destra al governo della
Regione indispensabile per la tenuta finanziaria e politica
nonostante sia considerata dalla stessa la madre di tutte le
calamità sociali, culturali e sanitarie di Monfalcone e non
solo", conclude la nota.
ACON/COM/mv