(ACON) Trieste, 11 nov - "Senza ambiente e senza comunità, non
c'è turismo che tenga". Con queste parole Giulia Massolino,
consigliera regionale del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, è
intervenuta oggi in Aula durante la discussione sul disegno di
legge 61 in materia di commercio e turismo, esprimendo anche in
una nota "soddisfazione per l'accoglimento della proposta di
istituire un Osservatorio regionale sul turismo, uno strumento a
lungo richiesto e finalmente riconosciuto come necessario per una
gestione sostenibile del settore".
"La conoscenza dei fenomeni e la capacità di leggerli e
monitorarli - evidenzia la Massolino - sono la precondizione per
governarli: solo con dati aggiornati e analisi indipendenti
possiamo indirizzare le decisioni e prevenire le distorsioni che
già vediamo in molte città europee e, sempre più spesso, anche
nel nostro territorio. Se oggi ne parliamo è grazie a tutte le
volte in cui abbiamo insistito perché il tema entrasse
nell'agenda politica, e per il grande lavoro che abbiamo portato
avanti negli ultimi sei anni per aprire un dibattito pubblico
critico e consapevole sul tema".
"L'iperturistificazione erode la qualità della vita dei
residenti, alza i costi abitativi e snatura i quartieri.
Ribadiamo la necessità di un modello turistico equo, sostenibile
e condiviso. Guardiamo con favore - fa sapere ancora
l'autonomista - anche all'accoglimento in norma della proposta
avanzata lo scorso anno in merito alla creazione di una rete di
ospitalità legata ai cammini e ai percorsi cicloturistici".
"Resta, tuttavia, ancora molto da fare sul piano della giustizia
ambientale e sociale - prosegue la consigliera - e per questo
abbiamo presentato una serie di emendamenti che mirano a
rafforzare la legge sotto il profilo della sostenibilità e
dell'equità. In primis, è necessario orientare la tassa di
soggiorno non solo alla promozione turistica, ma anche al
miglioramento dei servizi per le e i residenti e a interventi di
mitigazione ambientale. Proponiamo poi di migliorare la
connessione tra turismo lento e turismo accessibile, per rendere
la fruizione del tempo libero più inclusiva, oltre a meccanismi
volti a premiare i comportamenti virtuosi e le forme di
ospitalità rispettose dell'ambiente, delle persone e del
territorio. Auspichiamo che queste proposte trovino accoglimento
nell'articolato con le votazioni che ci apprestiamo ad
affrontare".
"Il turismo può e deve restare una risorsa - conclude la
Massolino -, ma solo se gestito con equilibrio e lungimiranza.
Guardiamo con favore ai passi avanti compiuti, però continueremo
a insistere perché questa legge diventi davvero uno strumento
capace di governare, e non di subire, i fenomeni che investono le
nostre città. Il turismo è, o dovrebbe essere, un incontro tra
chi arriva e chi resta, un patto tra abitanti e ospiti: sta a noi
decidere se vogliamo che sia e resti un incontro felice o
diventi, presto, uno scontro di convivenze impossibili".
ACON/COM/rcm