(ACON) Trieste, 11 nov - "Le Autonomie speciali non
costituiscono e non devono mai costituire spazi di eccezione ma,
ben diversamente, devono risultare parti integranti della nostra
Repubblica. La decisione della Corte costituzionale relativa al
terzo mandato riafferma perciò l'unità dei valori fondanti del
nostro Paese, garantendo che tali realtà, pur nelle loro
legittime peculiarità, si muovano all'interno di un sistema di
regole condivise e di garanzie democratiche comuni".
Lo evidenzia, attraverso una nota stampa, la consigliera
regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), prendendo
nuovamente la parola sul tema relativo al terzo mandato alla luce
delle recenti dichiarazioni del presidente Fedriga.
"Il pronunciamento della Consulta - prosegue Capozzi - non venga
perciò trasformato in una questione locale, né tantomeno tecnica.
Piuttosto, deve essere considerato l'affermazione di un principio
generale: le regole che disciplinano il funzionamento delle
istituzioni devono essere rispettate da tutti, senza alcumoral
suasionna eccezione, nel quadro della Costituzione italiana e del
nostro ordinamento nazionale".
"E anche laddove spetti alla legge nazionale determinare i limiti
di un mandato, come affermato da Fedriga, non va dimenticato -
aggiunge l'esponente pentastellata - che né Forza Italia, né
Fratelli d'Italia, si sono detti favorevoli a introdurre la
possibilità di un terzo mandato per i presidenti di Regione.
Quindi, a questa causa unidirezionale sarebbe servito e
servirebbe molto di più rispetto a una . È perciò evidente che il
tema non possa essere piegato a interessi contingenti o
personali".
"Al presidente Fedriga - sottolinea, infine, la rappresentante
del M5S - sarebbe utile accogliere questo pronunciamento come un
invito alla riflessione e alla responsabilità istituzionale. La
Corte costituzionale è stata chiara: le autonomie non sono spazi
di eccezione, ma sono altresì chiamate a condividere regole e
principi comuni a garanzia del buon governo".
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