(ACON) Trieste, 11 nov - "Il Centrodestra triestino e del Fvg
ricade ancora una volta nella 'passione' per le poltrone. La
pessima pagina sul porto di Trieste pare non aver insegnato
nulla: la vicenda del Teatro Verdi è difatti un vero scandalo che
ripete e conferma uno schema già visto troppe volte".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Francesco Russo
(Pd) intervenendo nel dibattito sul teatro Verdi di Trieste.
"Il Centrodestra - continua Russo - è capace solo di litigare al
proprio interno per aggiudicarsi il maggior numero di poltrone
possibile senza tenere in nessuna considerazione i profili e le
professionalità che davvero servono al territorio. Un film già
visto per l'Autorità portuale rimasta senza guida per più di 500
giorni e ancora oggi in attesa di veder completate le nomine
della sua governance mentre Trieste perde il traffico che gli
altri porti dell'Adriatico guadagnano".
"Anche la nomina del nuovo Sovraintendente - afferma il dem - è
ostaggio da mesi degli scontri fra Fratelli d'Italia e il resto
della coalizione, con il risultato che da giugno siamo ancora in
attesa del suo sostituto. Lo storico Teatro Verdi rischia invece
di perdere un manager che negli ultimi anni ha aumentato il
pubblico, migliorato l'offerta, risanato i bilanci. Un
sovraintendente nominato dal Centrodestra che ha l'unica colpa di
non stare simpatico a quelli che comandano oggi".
"Spetta ora al sindaco Dipiazza dimostrare che ha ancora almeno
un po' di voce in capitolo sul futuro delle principali
istituzioni cittadine. E che è capace di evitare che il teatro
Verdi, che è ancora dei triestini, non venga svenduto al primo
che passa in nome di una lottizzazione inaccettabile: Purtroppo
le voci di queste ore non fanno ulteriormente ben sperare. Se
fosse confermata l'indiscrezione che dopo essere stata cacciata
da Venezia, Beatrice Venezi, potrebbe trovare uno strapuntino a
Trieste, sarebbe la conferma del fatto che la Destra non ha
nessun rispetto per la nostra città e per i suo simboli e che è
davvero ora di voltare pagina", conclude la nota.
ACON/COM/mv