Lavoro: Rosolen, ora politiche attive concentrate su giovani e donne

Le prossime misure in linea con la legge sull'Innovazione sociale, "ricca e all'avanguardia" Trieste, 10 nov - "Concentreremo d'ora in avanti le Politiche attive del lavoro del Friuli Venezia Giulia sui giovani e sulle donne, intervenendo con modifiche regolamentari, con l'obiettivo di incidere sulla residua porzione di disoccupazione e occupazione di bassa qualità in una regione che già conta l'85 per cento di forza lavoro a tempo indeterminato". Lo ha annunciato l'assessore regionale a Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia Alessia Rosolen a Trieste alla giornata formativa organizzata dalla Cisl sulla legge "Disposizione in materia di innovazione sociale per lo sviluppo e l'attrattività del territorio regionale". "Dare risposta ai bisogni delle donne e dei giovani - ha spiegato Rosolen - significa intervenire sul problema demografico, che è il tassello fondamentale della sostenibilità in tutti i suoi aspetti, economico, ambientale, sociale e previdenziale". L'assessore ha evidenziato come le prossime misure dell'Esecutivo siano in coerenza con la legge regionale sull'Innovazione sociale appena approvata dal Consiglio regionale, "intervento legislativo ricco e all'avanguardia che struttura le norme preesistenti in una visione complessiva di rafforzamento dello Stato sociale, uscendo dalla logica dei bonus". Rosolen ha rimarcato che "la riforma è frutto di un lungo percorso" e che è stata preceduta da politiche caratterizzate da cospicui investimenti sui quattro assi strategici: lavoro, famiglia, ricerca e istruzione. Le risorse regionali per la formazione e il lavoro sono passate dai 18,1 milioni di euro del 2018 ai 21,9 del 2025; le risorse per la famiglia da 19,7 a 98,5 milioni, venendo quintuplicate; l'istruzione da 31,3 a 88,3; la ricerca da 7,7 milioni a 33,6, quindi più che quadruplicate. La legge sull'Innovazione sociale, "ha davanti numerose sfide che richiedono un'azione rapida e integrata, al passo con le velocissime trasformazioni dei nostri tempi - ha rilevato l'assessore -. L'obiettivo è garantire il potere d'acquisto degli stipendi, attrarre investimenti e competenze, trattenendo quelle che qui già sono, aumentare la produzione, favorire l'apprendistato e dare vita a un nuovo abitare come parte del welfare". Considerato il cospicuo apporto di lavoratori di cui il Friuli Venezia Giulia avrà bisogno nei prossimi anni, "c'è la necessità - ha affermato Rosolen - di un'immigrazione regolare, costruita e accompagnata da garanzie e dalla certezza dell'inserimento nel nostro sistema sociale". L'esponente della giunta Fedriga ha evidenziato, infine, il ruolo strategico del tavolo di concertazione per le politiche di innovazione sociale come scelta precisa dell'Amministrazione regionale e ha sottolineato "l'importanza della partecipazione delle organizzazioni sindacali e di tutti i soggetti che possono agire sul territorio, secondo uno spirito di comunità in cui tutti sono chiamati a essere responsabili". Ai lavori del convegno formativo, introdotti dalla segretaria della Cisl Renata Della Ricca, è intervenuto per il Comune di Trieste l'assessore Massimo Tognolli. ARC/PPH/al