L'assessore ha presentato le opportunità del piano industriale
pluriennale da 180 mln di euro varato dalla Regione
Trieste, 5 nov - "In un contesto globale mutato, dove si stanno
riscrivendo le catene del valore, per le imprese di una Regione
come la nostra, terza in Italia per peso dell'export sul Pil, è
necessario trovare punti di riferimento e certezze di lungo
periodo. Per questo, con l'Agenda Fvg Manifattura 2030 abbiamo
definito un piano industriale che guarda al futuro della nostra
economia, rafforzando la competitività delle imprese e rendendo
il Friuli Venezia Giulia sempre più attrattivo per gli
investitori italiani e stranieri. Il nostro tessuto
manifatturiero è costituito per il 95% da micro e piccole
imprese: per rafforzarlo promuoviamo aggregazioni e integrazioni
di filiera, sostenendo la crescita patrimoniale e finanziaria
delle Pmi. Infatti, piccolo non è più sinonimo di vincente: per
competere in un mercato globale è necessario essere strutturati,
fare sistema e crescere dal punto di vista dimensionale".
Questi i concetti espressi dall'assessore regionale alla Attività
produttive e turismo Sergio Emidio Bini durante il suo intervento
alla tavola rotonda "Attrarre investimenti nelle aree di
interesse comune: Regioni a confronto", svoltasi questa mattina
nell'ambito di Selecting Italy 2025, con la partecipazione dei
vicepresidenti delle Regioni Lazio, Emilia Romagna e Molise
Roberta Angelilli, Vincenzo Colla e Andrea Di Lucente e
l'assessore allo Sviluppo economico dell'Abruzzo Tiziana Magnacca
e la moderazione della giornalista Mariangela Pira.
L'Agenda Fvg Manifattura 2030, elaborata dalla Regione con The
European House-Ambrosetti, è stata varata un anno fa con una
dotazione di quasi 177,6 milioni di euro e si fonda su pilastri
certi: crescita dimensionale delle imprese, apertura a nuovi
mercati, transizione digitale ed energetica, attrazione di
capitali e forza lavoro qualificata. "Circa la metà delle risorse
è già stata tradotta in bandi e misure concrete, consultabili
anche tramite la nuova app 'Incentivi FVG', che in poche
settimane ha superato 50mila accessi", ha rimarcato Bini.
Secondo Bini, tra i settori strategici individuati per il
rilancio industriale e l'attrazione di investimenti figurano
energia, farmaceutica, difesa e logistica. "Sul fronte energetico
stiamo accelerando la decarbonizzazione e puntando sull'idrogeno
verde - ha rimarcato l'assessore -: a Trieste è già in
costruzione il primo impianto di produzione, finanziato con oltre
15 milioni di euro di fondi Pnrr, mentre un secondo bando
regionale con dotazione analoga si è appena chiuso".
L'assessore ha quindi sottolineato che "il Friuli Venezia Giulia
sta consolidando anche il proprio ruolo anche nella farmaceutica
e nella difesa, grazie a player internazionali che hanno sede
nella nostra Regione e grazie a un ecosistema competitivo dove
imprese e cluster tecnologici regionali dimostrano come ricerca,
università e industria possano lavorare insieme per attrarre
capitali e talenti".
Infine, l'assessore ha toccato il tema della logistica, che
rappresenta una leva fondamentale per l'attrazione di
investimenti. "Il porto di Trieste e i nostri corridoi
intermodali ci pongono al centro dei flussi commerciali europei e
la prospettiva del corridoio Imec, che collegherà India, Medio
Oriente ed Europa, può rappresentare un'occasione per rafforzare
ulteriormente il ruolo del Friuli Venezia Giulia come piattaforma
logistica d'eccellenza".
ARC/MA/ep