(ACON) Trieste, 4 nov - Apprezzamento unanime da parte del
Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione,
presieduto da Nicola Conficoni (Pd), per l'occasione allargato
alla VI Commissione, alla relazione prevista dall'articolo 42 in
merito alla Clausola valutativa della LR 22/21 contenente
disposizioni in materia di politiche della famiglia, di
promozione dell'autonomia dei giovani e delle pari opportunità.
In particolare, hanno riscontrato il consenso bilaterale dei
presenti i dati illustrato dall'assessore regionale alla
Famiglia, Alessia Rosolen, che ha definito la legge "un
importante punto di partenza, fonte di ispirazione di altre norme
anche anticipando molte misure nazionali".
Rosolen ha ricordato come il ddl 59 appena approvato sia di fatto
"un'evoluzione delle misure di sostegno per la valorizzazione
della famiglia". Nel report presentato al Comitato, le cifre che
riguardano gli accessi alle misure che risultano in costante
aumento, come per la rete dei Comuni amici della famiglia, per la
Carta Famiglia con un incremento dai 24mila utenti del 2021 ai
44mila del 2024; stesso discorso viene applicato a Dote famiglia
con oltre 10mila unità in più in due anni. Vengono inoltre
aumentate le risorse per ogni linea di azione, per un continuo
miglioramento dei benefici come nel caso dei 74 milioni stanziati
per l'abbattimento delle rette dei nidi o i 24 per il loro
contenimento.
Per Furio Honsell (Open) l'accuratezza della relazione denota "un
notevole impegno, con un'impressione positiva su diversi dei temi
trattati". Restano però alcune perplessità in merito alla
mancanza di indicatori puntuali sui risultati delle azioni in
atto, "probabilmente per mancanza di aggiornamento dei dati da
parte dell'Istat".
Anche per Laura Fasiolo (Pd) "la documentazione presentata è
molto articolata ma è necessario comprendere meglio quali siano
le interconnessioni tra i comuni amici della famiglia per un
puntuale sviluppo della rete e, inoltre, quali siano i rispettivi
ruoli tra Consultori famigliari e Centri per famiglia". Secondo
la dem, vanno infine fatte "scelte coraggiose per trattare
argomenti di consapevolezza del proprio corpo e della sessualità
per i ragazzi".
Manuela Celotti (Pd) ha posto l'accento sulle diverse esigenze
delle famiglie, in relazione all'accesso ai benefici e ai
servizi, sottolineando che "i dati qui presentati sono molti e
hanno saputo intercettare i bisogni delle famiglie, ma si
evidenzia dalla relazione come i nuclei a più basso reddito
abbiano avuto meno accessi ai contributi e, per attuare le
politiche migliori, è necessario capirne le motivazioni". Secondo
Celotti è necessario "ampliare gli anticipi di alcune misure di
supporto, dando ai più fragili l'opportunità di affrontare le
spese previste dai bandi".
Massimiliano Pozzo (Pd) ha voluto rimarcare tre aspetti positivi
desunti dalla relazione, in particolare in merito ai buoni
risultati di Dote famiglia ("migliorata anche grazie
all'ampliamento della soglia minima di Isee"), per poi passare
alle misure sulla Previdenza complementare, il Fondo per
l'abbattimento e il contenimento delle rette per gli asili nido,
quest'ultime definite "fondamentali per tante famiglie".
In chiusura, Carlo Bolzonello (Fedriga presidente) ha
sottolineato l'evoluzione positiva degli strumenti oggi in uso,
molto più efficaci e diretti, oltre alla differenza fatta sui
territori dalle molte associazioni di volontari che operano in
collaborazione con i Comuni "per rendere sempre più efficace la
rete di sinergie per le famiglie".
ACON/MV-fc