L'assessore al convegno per il quarantennale della comunità
terapeutica di Gorizia
Pordenone, 12 set - "La Comunità La Tempesta di Gorizia
dimostra una straordinaria attualità nella capacità di risposta
ai bisogni di salute in ambito sociosanitario e rispetto alle
cronicità, soprattutto se pensiamo che è stata costituita un
quarantennio fa con una non comune lungimiranza e capacità di
guardare avanti da parte di chi l'ha fondata".
Lo ha detto questa mattina l'assessore regionale alla Salute,
Riccardo Riccardi, partecipando al convegno organizzato nella
Villa Locatelli a Cormons - in collaborazione con Asugi e Regione
Fvg - in occasione del quarantennale della comunità terapeutica
"La Tempesta" di Gorizia.
L'associazione Onnlus è stata fondata nel 1985 ed è costituita da
professionisti psicologi, assistenti sociali,, educatori e
operatori in possesso di accreditamento istituzionale regionale
che sviluppa percorsi di orientamento e cura rispetto alle
dipendenze.
"In questi quarant'anni di attività - ha evidenziato Riccardi -
la comunità ha rappresentato un modello innovativo per diversi
aspetti relativi ai bisogni di salute e alle cure delle
cronicità. Ha saputo applicare il modello della sussidiarietà che
non istituzionalizza le persone, ha affrontato con successo il
rapporto tra le persone in cura, le loro famiglie con la stessa
comunità. Ha saputo - ha sottolineato l'assessore - non solo
guardare e affrontare il tema delle dipendenze, ma anche
rivolgersi alle attività non strettamente legate a una risposta a
bisogni di salute acuti, ma offrendo risposte adeguate a bisogni
di tipo cronico".
Ringraziando i vertici e tutto il personale della comunità La
Tempesta - guidata dal presidente Alessandro Sartori -, Riccardi
ha ribadito: "La vostra è un'esperienza straordinaria capace di
rispondere in maniera più che mai attuale ai bisogni di salute
dell'oggi anche guardando al rapporto tra la dipendenza e la
salute mentale. Temi che saranno al centro del vostro dibattito".
"Per questo credo - ha ribadito l'assessore - che questa
esperienza e il modello che avete creato debba essere replicato
in una Regione che spesso utilizza strutture fuori dal nostro
territorio. Impegniamoci per trovare, all'interno del nostro
sistema, un riequilibrio che deve necessariamente passare
attraverso la revisione dell'assetto complessivo, ridefinendo
un'offerta utile all'appropriatezza della risposta oggi ancora
troppo sbilanciata verso le acuzie quando invece la nostra
attualità chiede soluzioni per le numerose e diverse cronicità".
ARC/LIS/al