Terziario: Bini, primo via libera al Codice commercio e turismo Fvg

Nel testo di legge, un unicum in Italia, inserite anche la riforma dell'urbanistica commerciale, il sostegno alla qualità del lavoro e la modifica della normativa regionale sulla tassa di soggiorno Trieste, 4 set - "Il nuovo Codice regionale del Commercio e del Turismo è il primo in Italia a comprendere entrambe le discipline, in un'ottica di promozione integrata del territorio. Dopo la presentazione delle linee guida e il successivo confronto con i portatori di interesse, il testo di legge è stato ulteriormente arricchito con la riforma dell'urbanistica commerciale, il sostegno alla qualità del lavoro e la modifica della normativa regionale sulla tassa di soggiorno. Ringrazio le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria per aver collaborato significativamente nell'introdurre queste e altre novità, che contribuiranno a rivoluzionare la regolamentazione del Terziario in Friuli Venezia Giulia". Sono le parole dell'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini, a margine della seduta odierna di Giunta in cui è stato approvato, in via preliminare, il testo del Codice regionale del commercio e del turismo. Il Codice poggia fermamente sul principio della semplificazione: una normativa ora frammentata in 14 leggi viene infatti accorpata in un unico testo, riducendo da 567 a 143 il numero complessivo di articoli. L'esponente dell'Esecutivo del Friuli Venezia Giulia ha dettagliato le novità introdotte rispetto alla presentazione del Codice svoltasi lo scorso luglio, incominciando dalla riforma dell'urbanistica commerciale. "Vogliamo spingere e sostenere gli insediamenti di piccole, medie e anche grandi superfici di vendita nei centri urbani, sia attraverso appositi incentivi sia tramite la semplificazione burocratica - ha annunciato Bini -. Per i piccoli, saranno previsti contributi per l'apertura di nuove attività di prossimità nei centri storici, nei piccoli comuni (con meno di 5.000 abitanti) e nelle "aree di indebolimento commerciale", come individuate dal Masterplan delle superfici di vendita. Per la media e la grande distribuzione, invece, è prevista una decisa semplificazione normativa: per insediarsi in un centro storico sarà sufficiente presentare una Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) allo Sportello unico per le attività produttive (Suap) territorialmente competente, al fine di abbattere le tempistiche per l'ottenimento delle relative autorizzazioni". "Viceversa - ha proseguito Bini - nel caso di apertura o ampliamento di esercizi di medie e grandi dimensioni al di fuori dei centri storici, viene introdotta una conferenza dei servizi regionale che si esprimerà sull'autorizzazione, sulla base del coordinamento garantito dal nuovo Masterplan delle superfici di vendita. Inoltre, viene introdotta la possibilità per i Comuni di alzare gli oneri di urbanizzazione nel caso di insediamenti in aree non commerciali". Un'altra novità di rilievo, frutto del confronto con le organizzazioni sindacali, riguarda il sostegno alla qualità del lavoro, attraverso l'introduzione di una premialità per le imprese che si attengono ai contratti sottoscritti dalle associazioni di settore maggiormente rappresentative a livello nazionale. Un'apposita premialità verrà riconosciuta anche alle cooperative che erogano servizi a beneficio della collettività, nell'ambito di una più ampia disciplina del settore. Per quanto riguardo la tassa di soggiorno, verrà estesa a tutti i Comuni della regione la possibilità di decidere se introdurla o meno, con una maggiore libertà concessa per la gestione delle risorse: esse potranno essere destinate fino al 50% per investimenti, mentre la quota restante potrà essere riservata ad attività di promozione, previa intesa con PromoTurismoFVG e in allineamento con il piano di promozione dell'ente stesso. "Soltanto nel caso di incassi superiori ai 100mila euro - ha specificato Bini - andrà convocato un tavolo con PromoTurismoFVG e i rappresentanti locali delle associazioni di settore maggiormente rappresentative per discutere l'utilizzo delle risorse, limitatamente all'ambito della promozione". L'assessore ha poi ricordato gli altri pilastri distintivi, in particolare in tema di turismo. In particolare, verranno attivate nuove misure incentivanti in tema di turismo lento, a sostegno dello sviluppo della mobilità cicloturistica, dei "cammini turistici" e dell'avvio o manutenzione di strutture ricettive collocate lungo percorsi ciclabili o pedonali a valenza turistica. Vengono disciplinati i consorzi di promozione turistica locale, che potranno contare su un fondo contributivo ad hoc. Invece, la qualità della ricettività sarà sostenuta tramite un nuovo sistema di classificazione delle strutture turistiche. Il Codice è atteso ora dal passaggio al Consiglio delle autonomie locali e poi dall'approvazione definitiva in Giunta, prima di approdare in Consiglio regionale per la discussione dell'articolato nelle commissioni competenti. Per l'attuazione sono già disponibili a bilancio 134 milioni di euro di risorse stanziate per il biennio, suddivise in 66 milioni per il 2026 e 68 milioni per il 2027. ARC/PAU/ma