Palmanova, 27 ago - "Tutti i capitoli delle politiche
sociosanitarie del Friuli Venezia Giulia in particolare rivolte
agli anziani hanno visto un ingente aumento delle risorse su base
pluriennale: per il Fap un più 30 per cento dal 2018 e un più
30,5 per cento di contributo all'abbattimento delle rette per le
residenze per anziani dal 2021 al 2024, cui si aggiungono
politiche innovative a livello nazionale come le misure per i
careviger e sull'invecchiamento attivo. Il tema è però quello di
affrontare le criticità di sistema che non trovano risposte solo
negli impegni finanziari; l'incontro di oggi con Spi Cgil, Fnp
Cisl e Uilp Uil è stato franco, leale e a tratti con posizioni
marcate, perché per affrontare questi nodi e le trasformazioni
ormai necessarie il confronto con chi rappresenta tanti anziani è
determinante".
È quanto ha dichiarato l'assessore regionale alla Salute,
Politiche sociali e Disabilità Riccardo Riccardi dopo aver
incontrato i rappresentanti delle sigle sindacali confederali
nella sede della Protezione civile di Palmanova.
Riccardi ha illustrato le sfide che attengono al futuro del
sistema: il necessario riequilibrio tra acuzie e cronicità con al
centro la sanità territoriale a vantaggio di quest'ultima; la
riduzione dell'inappropriatezza diagnostica, "oggi elevatissima,
tale da togliere a chi ha bisogno per dare a chi non ne ha"; la
riduzione di ricoveri impropri "che rispondono più a un disagio
sociale che a effettive necessità" così come dei ricoveri
prolungati "conseguenti alle insufficienze della rete
riabilitativa e post-ospedaliera"; il rapporto tra la sanità
pubblica e la medicina generale, "per la quale occorre però una
riforma di carattere nazionale".
Tra la carte da giocare Riccardi ha indicato "le case di
comunità, per dare risposta ai ricorsi impropri ai Pronto
soccorso" e "il ruolo della cooperazione, del Terzo settore e dei
comuni come collante di un'alleanza pubblico-privato in cui non
si deve guardare solo al profitto, ricordando che il Friuli
Venezia Giulia è tra le Regioni che destina al privato in sanità
quote di finanziamento tra le piu basse d'Italia".
Sulla non autosufficienza l'assessore ha osservato che "la scelta
di rendere titolare la persona dell'abbattimento della retta e
non la struttura con i suoi parametri edilizi è un chiaro segnale
della possibilità di fornire risposte anche all'opzione
domiciliare, che laddove è possibile va preferita; nella stessa
direzione va la promozione sperimentale dell'abitare inclusivo".
Riccardi ha anche ricordato, tra i risultati conseguiti, il
raggiungimento con un anno di anticipo del target (10 per cento
della popolazione ultra65enne) richiesto a livello nazionale per
gli obiettivi di assistenza domiciliare integrata e
l'investimento sul telesoccorso gratuito, che si avvale di un
budget di 2 milioni per il 2025.
"Sono ben disponibile - ha detto l'assessore - a incontrarmi più
frequentemente con le organizzazioni sindacali, cui chiedo però
lealtà e prese di posizione sui problemi: non si possono
difendere i percorsi materno-infantili esistenti a fronte di una
riduzione della natalità del 30 per cento negli ultimi dieci
anni, mentre l'andamento demografico richiede giustamente di
aumentare l'attenzione alla non autosufficienza".
In conclusione, Riccardi ha ricordato che "il bisogno è cambiato,
il modello di organizzazione sanitaria fa molta fatica a
trasformarsi correndo a una velocità molto ridotta spesso a causa
di resistenze anacronistiche che sono emerse per esempio nella
vicenda della rete oncologica regionale. Se possiamo condividere
alcuni aspetti di un processo di trasformazione scomodo ma
necessario con i rappresentanti dei sindacati - ha concluso
Riccardi -, questo può essere utile per tutti".
ARC/PPH/ma