(ACON) Trieste, 25 lug - Più di un miliardo di euro di risorse,
eppure "mancano politiche di lungo respiro per concretizzare
prospettive di sviluppo". È questa la convinzione di Andrea Carli
(Pd), relatore di minoranza della manovra di assestamento.
Il consigliere di Opposizione chiede "interventi radicali e
maggiori risorse per il comparto socio-sanitario. I 3 miliardi di
euro che si raggiungono con questa manovra di assestamento - fa
notare - sembrano parecchi in una situazione normale, ma lo stato
in cui versa il sistema sanitario regionale è pessimo e la spesa
in realtà è percentualmente in diminuzione rispetto al passato".
Inoltre, "i 10 milioni stanziati per abbattere le liste d'attesa
non bastano per affrontare le emergenze". Il piano straordinario
andrebbe infatti "programmato su più anni" e la Giunta dovrebbe
avere "il coraggio di dare un'indicazione chiara alle Aziende
sanitarie al fine di investire i 10 milioni sul sistema pubblico,
senza lasciare la possibilità di usarli attraverso il maggiore
ricorso al privato convenzionato".
Mettendo in luce "la fotografia impietosa fatta di recente dalla
Corte dei Conti", Carli chiede "un cambio di passo a partire dal
personale" in quanto la Regione "ha voluto applicare il tetto
alla spesa, rinunciando alla possibilità di aumentarlo fino al
15% dell'incremento del fondo sanitario regionale". "Non è vero,
dunque - aggiunge il relatore di minoranza - che è stato fatto
tutto il possibile per potenziare gli organici, depauperati dalla
consistente fuga di ben 1530 dipendenti in tre anni. Va tolto
anche il tetto di spesa complessivo per il personale". Carli
invoca anche un sostegno più energico ai Comuni "all'indomani
della messa in pratica della revisione del reddito di
cittadinanza, che spingerà molti cittadini a rivolgersi agli enti
locali".
Su altri fronti, il relatore segnala che "sul rischio
idrogeologico non ci sono stati segnali di intervento
relativamente alla gravissima situazione dello sghiaiamento nei
bacini del Cellina-Meduna", così come mancherebbe "una chiara
strategia sul tema delle energie rinnovabili: i 100 milioni di
euro stanziati l'anno scorso per la realizzazione di impianti
fotovoltaici destinati alle famiglie sono largamente
sottoutilizzati" e occorrerebbe "dare opportunità anche alle
famiglie meno abbienti, che non sono in grado di anticipare le
cifre necessarie".
L'esponente dem invoca inoltre "politiche più decise e coraggiose
per contrastare le culle vuote, con nidi gratuiti e maggior
sostegno agli enti gestori dei nidi", come pure un maggior
sostegno ai progetti di sviluppo delle nostre imprese, aumentando
l'attrattività verso la forza lavoro che viene da fuori:
"Sorprende - scrive Carli nella relazione - il mantenimento di
misure che impediscono l'accesso alla prima casa a persone che
non siano già residenti in regione da almeno 5 anni: è il momento
di mettere da parte l'ideologia per essere concretamente
attrattivi". Il consigliere lamenta infine "la scarsa attenzione
ai Comuni, che restano i protagonisti sul territorio".
Chiesta anche maggiore attenzione per le categorie più fragili,
particolarmente colpite dalle dinamiche inflazionistiche:
"Impiegare le risorse derivanti dalle maggiori entrate tributarie
collegate all'Iva senza alleviare il peso fiscale ai contribuenti
più deboli - osserva Carli - ci pare eticamente, socialmente ed
economicamente poco corretto". Da qui la proposta di "azzerare
l'addizionale Irpef almeno per le fasce di cittadini con reddito
più basso" in quanto "la Regione può sicuramente rinunciare a
qualche decina di milioni di gettito Irpef".
ACON/FA-fc