Porta d'accesso per conoscenza, fruizione e valorizzazione delle
praterie
San Quirino, 9 apr - Il Centro di documentazione e catalogazione
dei Magredi potrà essere una delle porte di accesso per far
conoscere le praterie, paesaggi unici da fruire attraverso una
consapevolezza che ne permetta la loro conservazione ma anche il
loro sviluppo dando avvio, ad esempio, a linee di produzioni
locali derivanti proprio dagli ambiti dei Magredi.
E' uno dei concetti espressi, oggi, dall'assessore regionale alle
Risorse agroalimentari durante l'inaugurazione del Centro a San
Quirino; una struttura molto attesa, aperta all'attività
didattica, ricreativa e culturale e destinata a promuovere la
conoscenza e l'archiviazione documentale dei Magredi, la loro
valenza ambientale e turistica. Il Centro sarà aperto al pubblico
già dal prossimo 12 aprile con un corso teorico e pratico per
walking leader a cui seguirà quello dedicato al progetto 'Fvg in
movimento. 10mila passi di salute' e, a giugno, una mostra
fotografica sugli esuli dalmati e istriani.
I Magredi, paesaggio peculiare della nostra regione, offrono
grande ricchezza botanica e faunistica e destano interesse per la
comunità, le aziende agricole e il turismo slow, per questi e
altri aspetti, come ha illustrato l'assessore del Friuli Venezia
Giulia, sono oggetto di una serie di strategie che
l'Amministrazione regionale sta portando avanti attraverso i
progetti europei, non solo per la loro tutela ma per la loro
valorizzazione e sviluppo. Uno dei progetti comunitari in essere,
Life pollinAction, riguarda, ad esempio, la creazione di una
filiera del latte dei prati per produrre una qualità di formaggi
che dia un valore aggiunto al prodotto caseario.
Per l'assessore regionale il bene ambientale ha un valore
inestimabile ma va fruito in modo consapevole. Sono infatti
consapevolezza e fruizione a permetterne la valorizzazione anche
attraverso una produzione da ambiti magredini che offrono delle
qualità ricercate sia dal punto di vista salutistico che
ambientale.
L'esponente della Giunta regionale ha poi espresso soddisfazione
per la realizzazione del Centro che, nonostante un iter lungo, è
giunto a compimento. Riuscire a dare concretezza ai finanziamenti
è importante, secondo l'assessore, perché le risorse che
rimangono ferme e non utilizzate per le opere per le quali sono
state stanziate creano un problema e non un vantaggio alla
comunità.
Il Centro è nato grazie ad un finanziato regionale pari a 1,2
milioni di euro a cui si aggiungono 800mila euro dal Comune di
San Quirino per le opere del 1. lotto concluse nel 2020 e un
ulteriore finanziamento regionale pari a 1 milione di euro per il
2. lotto.
All'inaugurazione, oltre al primo cittadino di San Quirino, erano
presenti, fra gli altri, anche i sindaci di Cordenons, Zoppola e
San Giorgio della Richinvelda, alcuni rappresentanti del
Consiglio regionale e dell'Università degli Studi di Udine.
ARC/LP/al