A Zagabria, presente l'assessore Rosolen, ok a Lettera d'intenti
con Slovenia-Croazia
Zagabria, 14 mar - "Il Friuli Venezia Giulia contribuirà in
maniera fattiva alla costruzione di una 'Valle idrogeno
transnazionale' che si configurerebbe anche come prima esperienza
pilota di tale genere a livello europeo: con la lettera di
intenti siglata oggi gettiamo le basi per un modello di sviluppo
più sostenibile di un'area territoriale estesa nel cuore
dell'Europa centro-orientale che intende coprire tutti i segmenti
della filiera idrogeno, dalla produzione, allo stoccaggio, al
trasporto e distribuzione a beneficio di diverse categorie di
utenti e più settori".
Lo afferma il presidente della Regione Massimiliano Fedriga a
margine della firma della Lettera di intenti trilaterale con cui
la Regione congiuntamente con le Repubbliche di Slovenia e di
Croazia conclude il percorso di collaborazione avviato da diversi
mesi per la messa a fattor comune di competenze, soluzioni di
ricerca e innovazione, opportunità di investimenti congiunti
tutti orientati all'utilizzo del vettore idrogeno quale strumento
per una spinta verso la transizione energetica, la riconversione
industriale e la decarbonizzazione di diversi settori economici.
La città di Trieste era stata la sede del primo appuntamento
tecnico del lavoro congiunto trilaterale nell'ottobre del 2021 a
cui sono seguiti gli incontri-workshop di Nova Gorica (novembre
2021) e Zagabria (febbraio 2022).
"Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia - osserva Fedriga -
sono anche territori marittimi per i quali la portualità e le
connessioni del sistema di mobilità porto-retroporto sono
elementi distintivi anche rispetto ad altre esperienze "di terra"
di Valle idrogeno affermatesi a livello continentale europeo:
tenuto conto che tale sistema non rappresenta solamente
l'infrastruttura di trasporto e logistica, ma anche la possibile
sede di attrazione di investimenti privati per l'attività
industriale da sviluppare nelle aree portuali, l'idrogeno può
essere prodotto e utilizzato per la movimentazione dei mezzi
marittimi e ferroviari ad esso collegati ma anche per la
conduzione di attività trasformativa o industriale".
I rappresentanti politici dei tre territori, attraverso la loro
firma, avvenuta nella sede del Ministero dell'Economia e dello
Sviluppo sostenibile a Zagabria, hanno suggellato una comune
volontà politica di rendere ancora più forte la cooperazione tra
i rispettivi sistemi della ricerca e innovazione e dell'industria
sul tema idrogeno, portandolo da un livello locale-regionale ad
una scala sovranazionale.
A rappresentare il governatore Fedriga alla firma, avvenuta nella
sede del Ministero dell'Economia e dello Sviluppo sostenibile a
Zagabria, per il Friuli Venezia Giulia c'era l'assessore
regionale alla Ricerca Alessia Rosolen.
"Quale 'Forte Innovatore', secondo l'indice di innovazione che
ogni anno la Commissione Europea attribuisce ai Paesi UE su scala
regionale, il Friuli Venezia Giulia - ha assicurato Rosolen -
offre ai partners sloveni e croati un ecosistema scientifico e
dell'innovazione, formato dalle tre Università regionali, dagli
enti di ricerca di valenza nazionale e internazionale e dai poli
di innovazione che operano sul nostro territorio, che si è già
indirizzato verso la nascita di alleanze e forme di sinergia
proprio sul tema idrogeno anche assieme alla componente
industriale. La collaborazione tra il mondo accademico e della
ricerca e quello economico-produttivo si è intensificata
attraverso la costituzione di laboratori dedicati, definendo
nuove traiettorie di interesse comune per una più marcata
decarbonizzazione e transizione energetica nel settore della
portualità e della logistica, della mobilità urbana e locale,
della nautica e navalmeccanica, dell'industria dell'acciaio e di
quella manifatturiera".
La rete di esperienza e di conoscenza che i tre territori
intendono consolidare in maniera congiunta servirà anche a
rafforzare la loro singola capacità ad elaborare proposte
progettuali innovative per l'attrazione di risorse a valere sui
finanziamenti nazionali ed europei.
"Il Piano di ripresa e resilienza italiano - ha evidenziato
ancora Rosolen - riserva uno spazio importante all'idrogeno che
viene considerato all'interno di tre Missioni distinte
(transizione energetica, mobilità sostenibile, ricerca e
istruzione) data la volontà del nostro Paese di sviluppare una
leadership tecnologica e industriale nelle principali filiere
della transizione - fotovoltaico, turbine, idrolizzatori,
batterie - che sono competitive a livello internazionale. In tale
contesto la nostra Regione - ha concluso l'assessore - intende
anche muoversi per testare il proprio sistema industriale, le
diverse tecnologie e strategie operative, fornendo servizi di
ricerca e sviluppo e ingegneria per gli attori industriali che
necessitano di una convalida su larga scala dei loro prodotti".
ARC/EP/al