Superare conflitti e allargare alleanze
Aviano, 12 mar - "Il Centro di riferimento oncologico di
Aviano deve continuare ad assicurare ricerca e cura in un
contesto che non deve avere confini ed essere aperto ad alleanze
anche al di fuori del sistema sanitario regionale. La storia che
ci viene consegnata da uomini come De Paoli, figura centrale per
l'evoluzione del Cro, lo insegna".
Lo ha affermato il vicegovernatore con delega alla Salute del
Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, concludendo il convegno
dedicato a Silvio De Paoli nel centenario della morte, che si è
svolto oggi nella sede del Cro di Aviano. Riccardi in apertura ha
voluto rivolgere un pensiero a Dario Rinaldi, politico regionale
tra gli anni '70 e '90 venuto a mancare nella notte.
Nel suo intervento, l'esponente della Giunta Fedriga ha rimarcato
l'attenzione dell'Amministrazione regionale verso l'istituto sul
quale "crede ed investe: in questa legislatura sono stati
stanziati 65milioni di euro a suo favore" e ha ricordato
l'accreditamento convenzionato dell'adiacente Via di Natale "che
eroga un servizio di fondamentale importanza e rafforza il
sistema della salute del Friuli Venezia Giulia".
Ha poi sottolineato la necessità di guardare avanti con coraggio
compiendo le scelte necessarie per dare le risposte di salute che
servono in questo momento storico superando una visione troppo
locale: "vorrei che quel 50% di pazienti che raggiunge il Cro da
fuori regione aumentasse, sarebbe la dimostrazione plastica delle
corrette ambizioni dell'istituto di non chiudersi e di essere
attrattivo".
"Il compito della politica - ha aggiunto - è riuscire a dare
risposte di salute ai cittadini, raccogliere l'eredità lasciata
da figure di spessore come quella che ricordiamo oggi perché il
futuro è di chi conosce la storia".
Si è poi collegato all'intervento di Lionello Barbina, già
direttore generale Agenzia regionale sanità, che ha toccato i
temi dell'adeguamento dell'offerta e dell'aggiornamento della
pianificazione sanitaria: "che sconta ancora - ha rilevato
Riccardi - le difficoltà di considerare le trasformazioni
intervenute nella società, oggi più longeva, che necessita di
cure diverse e una visione meno ospedale-centrica. Il
sindacalismo territoriale, i comitatismi non sono degli alleati
all'evoluzione, dettata dall'attualità, di guardare alla
sostenibilità per assicurare l'esito delle cure".
"Non c'è futuro nelle polemiche sterili - ha rimarcato ancora
Riccardi -: serve maturità per accantonare gli interessi di
qualcuno per favorire quello dei tanti".
Riccardi ha manifestato apprezzamento per la risposta dei
professionisti in oncologica della regione anche durante
l'emergenza pandemica e ha auspicato le condizioni, finora
mancate, per la costruzione della rete oncologica.
"E' necessario - ha concluso - superare i conflitti territoriali,
lavorare con il territorio e l'ospedale per essere in grado di
seguire i pazienti nei diversi bisogni assistenziali".
A ricordare il commissario straordinario dal 1990 al 1998 del Cro
sono stati anche Silvio Monfardini, direttore scientifico del Cro
dal 1985 al 1996 e Michelangelo Agrusti, componente del Consiglio
di indirizzo e verifica del Cro.
A De Paoli come è stato evidenziato si deve il completamento del
processo di riconoscimento quale Istituto di ricovero e cura a
carattere scientifico a livello nazionale. Durante la sua
gestione si intrapresero innumerevoli iniziative volte a
completare e rafforzare l'assetto organizzativo e funzionale del
Cro, che andarono di pari passo con la revisione su larga scala
dei servizi.
De Paoli impresse all'istituto un'identità ancora riconoscibile
nel personale clinico e di ricerca che lo frequenta e lasciò un
segno indelebile nella modernizzazione del sistema sanitario del
Friuli Venezia Giulia.
Durante il convegno ne è stata ricordata la visione, la guida
salda, la propensione all'innovazione, la tensione all'eccellenza
e lo sguardo ostinatamente proiettato al futuro.
Sulle prospettive del Centro avianese sono intervenuti Paolo De
Paoli, direttore generale Alleanza contro il cancro, che ha
illustrato l'Alleanza conto il cancro ovvero la rete di Irccs
oncologici e non che vedono fra i fondatori il Cro, Silvia
Franceschi, direttore scientifico Cro, che si è soffermata in
particolare sui progetti riferiti alla proton terapia e alle
terapie genetiche e cellulari, mentre Francesca Tosolini,
direttore generale Cro, ha illustrato le sfide future
dell'istituto.
ARC/LP/ep