Rafforzare la coprogettazione per dare risposte di salute
Trieste, 12 feb - "Esprimo l'apprezzamento della Giunta
regionale per il grande sforzo compiuto da Confcooperative che è
riuscita a unire le esperienze territoriali di Trieste, Udine e
Gorizia creando una rete più forte e raggiungendo un risultato
non scontato. Una rete di cui sentiamo il bisogno in questo
momento di ricostruzione auspicando il superamento della
pandemia. Il mondo della cooperazione, in particolare quello
della cooperazione sociale assieme al sistema istituzionale, è in
grado di trovare soluzioni ai bisogni di salute dei cittadini. Le
istituzioni devono utilizzare con maggior forza queste esperienze
che, nella ricostruzione immateriale, post pandemia, possono
ricoprire un ruolo di rilievo".
Lo ha detto oggi al teatro Miela a Trieste il vicegovernatore
della Regione, con delega alla salute e alle Politiche sociali,
Riccardo Riccardi, all'evento celebrativo per la costituzione di
Confcooperative Alpe Adria, unione territoriale che nasce dalla
fusione delle unioni delle ex province di Gorizia, Trieste e
Udine della Confederazione cooperative italiane. La nuova realtà
potrà contare su quasi quasi 400 cooperative, 80 mila soci,
compresi i 55 mila delle Bcc, e 500 milioni di euro di fatturato.
"L'integrazione socio-sanitaria e la sanità territoriale - ha
aggiunto Riccardi - hanno bisogno della cooperazione e, in
particolare, della cooperazione sociale. Continueremo a lavorare
assieme guardando con interesse al rafforzamento nato con
Confcooperative Alpe Adria".
Il vicegovernatore si è soffermato sulla capacità di risposta del
sistema cooperativo attraverso la cooperazione sociale "che - ha
detto - considero insostituibile. E' un sistema che deve giocare
un ruolo da protagonista in questa fase di ricostruzione dopo la
pandemia, una ricostruzione immateriale molto diversa
dall'esperienza del sisma del '76 e più complessa. In questa
cornice si inserisce la necessità di dare risposte anche ad una
tensione sociale frutto delle conseguenze del periodo pandemico
attraverso la grande esperienza della cooperazione, tramite la
coprogettazione fondata sul principio della sussidiarietà".
Il vicegovernatore ha auspicato una maggiore integrazione con il
mondo della cooperazione sociale che, ad esempio, nella
domiciliarità è in grado di offrire soluzioni significative.
Fra gli interventi della giornata oltre ai saluti del sindaco di
Trieste Roberto Dipiazza, di Antonio Paoletti presidente Cciaa
Venezia Giulia e del presidente del Consiglio regionale del Fvg
Piero Mauro Zanin quelli di Paola Benini, presidente di
Confcooperative Alpe Adria, Maurizio Gardini, presidente
confederazione cooperative italiane e Daniele Castagnaviz,
presidente Confcooperative Fvg. Hanno partecipato in presenza il
ministro della Politiche agricole Stefano Patuanelli e, da
remoto, il sottosegretario allo Sviluppo economico Anna Ascani.
I lavori, moderati dal direttore del Messaggero Veneto e Il
Piccolo Omar Monestier, sono stati aperti dal convegno "La
mission cooperativa tra pubblico e privato, economia e benessere,
territorio e reti comunitarie" con Leonardo Becchetti,
dell'Università di Roma Tor Vergata, e Michele Dorigatti,
direttore della Fondazione don Lorenzo Guetti.
ARC/LP/gg