(ACON) Trieste, 11 ago - "Nella gestione della salute e della
pandemia, dove c'è il gradimento dei cittadini del Friuli Venezia
Giulia, andrebbe differenziato l'indiscutibile impegno degli
operatori sanitari dai risultati poco lusinghieri di questa
Giunta regionale".
Lo rilevano i consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, alla
luce del report di Agenas, l'agenzia nazionale per i servizi
sanitari regionali, sullo stato di attuazione delle cosiddette
reti tempo-dipendenti.
"Parliamo di reti per quelle patologie che necessitano
dell'integrazione tra attività ospedaliera per acuti e post acuti
e attività territoriale - spiegano i pentastellati -, con
particolare riferimento a infarto, ictus, traumatologica,
neonatologica e punti nascita, medicine specialistiche,
oncologica, pediatrica, trapiantologica, terapia del dolore e
malattie rare. E il quadro che emerge dal report per la nostra
regione presenta numerose criticità".
"Per il rapporto di Agenas - rimarcano i consiglieri del M5S -
siamo preoccupantemente indietro nell'individuazione, ad esempio,
dei centri hub e spoke per la rete trauma e la rete neonatologica
e dei punti nascita. Per quanto concerne le reti cardiologica e
ictus, invece, mancano la dotazione del personale e finanziamenti
ad hoc".
"Già nel valutare la rete oncologica, l'Agenzia aveva posto il
Friuli Venezia Giulia tra le peggiori Regioni in Italia . Ora
questo nuovo report, tutt'altro che incoraggiante - concludono i
quattro pentastellati -, dovrebbe portare a riflessioni profonde
in chi gestisce la sanità regionale. Nonostante i continui
tentativi di nascondere la polvere sotto il tappeto, alla fine i
nodi vengono al pettine".
ACON/COM/rcm