Zannier, l'economia montana ha futuro con servizi innovativi
Passo Cason di Lanza - "La sicurezza si fa con la comunità e
insieme alla comunità. Con questo progetto diamo una risposta ai
cittadini in termini di appropriatezza dei servizi del sistema
sanitario regionale. Diamo così prosecuzione a una serie di
iniziative avviate in questa regione e volte a garantire
sicurezza attraverso un sistema sanitario capillare che dà
risposta ai bisogni di salute nel momento in cui questi si
manifestano".
Lo ha detto il vice governatore con delega alla Salute, Riccardo
Riccardi, oggi alla malga Cason di Lanza dove era presente
assieme all'assessore regionale alla Montagna, Stefano Zannier,
per la consegna del primo kit di pronto intervento per
l'emergenza sanitaria incluso nel progetto "Comunità e montagna
in sicurezza".
Alle parole del vice governatore hanno fatto eco quelle di
Zannier secondo il quale "a fianco di una validissima offerta
turistica che il nostro territorio montano sa offrire, forte di
scenari paesaggistici spettacolari, siamo ora in grado di dare un
supporto concreto nei casi in cui è richiesto un intervento
immediato e ciò costituisce un ulteriore fattore di sicurezza e
quindi di attrattività della montagna".
Promosso dalle Casse di credito cooperativo del Gruppo Cassa
centrale banca (presenti i presidenti Giuseppe Graffi Brunoro per
PrimaCassa, Lino Mian per FriulOvest Banca e Adriano Kovacic per
Zkb), il Progetto "Comunità e montagna in sicurezza" si prefigge
di distribuire entro l'estate 2021 diciotto kit per il pronto
intervento nel caso di emergenza sanitaria composti da
defibrillatore automatico (Dae), un kit emorragia e una dotazione
di adrenalina in fiale. Altri venticinque dispositivi saranno
consegnati in futuro con l'obiettivo di rendere capillare la
dotazione in alta quota. Destinatari dei kit saranno rifugi,
esercizi commerciali, malghe attive, punti di ristoro in quota e
sul demanio sciabile i cui gestori o proprietari riceveranno
anche l'adeguata attività formativa di primo soccorso. I kit, non
utilizzabili nella stagione invernale, verranno conservati presso
il magazzino generale del Corpo nazionale del soccorso alpino e
speleologico (Cnsas) a disposizione dello stesso oppure
ricollocati nella stagione sciistica sul demanio sciabile.
"Si tratta di incidere su un processo culturale, che passa anche
attraverso la formazione e le scuole, per farci comprendere
l'importanza del sistema sanitario pubblico" ha rimarcato
Riccardi, ringraziando "ideatori, protagonisti, sostenitori,
istituzioni che hanno creato la rete per rendere operativo questo
progetto. Il sistema dell'emergenza sanitaria di questa regione è
una punta di eccellenza che ha saputo estendere la propria
qualità nella collaborazione e nelle alleanze con altri soggetti
attivi sul territorio, come in questo caso sono stati gli
istituti di credito e le comunità locali".
L'occasione è coincisa con il passaggio di mano nella gestione
della casera Cason di Lanza dalla famiglia Cossetti Cescutti alla
famiglia Marcolini Bombardier che si è aggiudicata il bando
indetto dal Comune di Arta Terme. La malga rientra infatti tra
gli usi civici delle frazioni di Rivalpo e Valle che costituivano
comune autonomo fino all'epoca napoleonica, poi confluite nel
territorio comunale di Arta Terme. Ai nuovi gestori si è rivolto
Zannier ringraziandoli "assieme ai tanti altri gestori dei rifugi
che si sono messi a disposizione per essere soggetti attivi in
questo progetto che qualifica la montagna del Friuli Venezia
Giulia. L'economia montana ha futuro come dimostra questo
passaggio di consegne che avviene nel segno della capacità
imprenditoriale di innovarsi. Vedere che c'è continuità nella
gestione di una malga in cui si perpetuano tradizioni antiche
coniugandole con ciò che è nuovo non può che far piacere
all'amministrazione regionale" ha concluso l'assessore.
Il progetto ha un valore complessivo di oltre 100mila euro e
oltre al Cnsas ha la partecipazione attiva della Federazione
medico sportiva italiana (Fmsi) della Sala operativa regionale di
emergenza sanitaria (Sores), del Parco Dolomiti friulane, della
Scuola medica triveneta, del Cai Fvg, di PromoTurismoFVG e
dell'Associazione nazionale di servizi medici di emergenza
(Naemt).
ARC/SSA/ma