Importante il ruolo dell'associazionismo accanto al sistema
sanitario regionale. Presentato il Progetto prostata
Udine, 24 giu - "Un risultato importante nel segno della
prevenzione che va rafforzato. Si tratta di un tema che sconta
oggi delle difficoltà e che il sistema sanitario regionale deve
recuperare. L'impegno dell'associazionismo che si affianca a
quello del servizio pubblico incentiva ad aumentare la cultura
della prevenzione, fattore determinante per la salute".
Lo ha detto il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli
Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, in occasione della
presentazione del Progetto prostata che potrà avvalersi, nel team
multidisciplinare dell'ospedale Santa Maria della Misericordia,
anche di uno psicologo-oncologo grazie alla borsa di ricerca
finanziata dall'Unione nazionale cavalieri d'Italia - sezione di
Udine nell'ambito del Percorso diagnostico terapeutico
assistenziale del tumore alla prostata (Pdta) nell'ospedale Santa
Maria della Misericordia di Udine. A ricoprire l'incarico sarà la
dottoressa Elisabetta Tomat.
Riccardi ha tracciato un quadro delle difficoltà in tema di
prevenzione sottolineando il numero elevato di attività svolte
dai dipartimenti di prevenzione rispetto alle dimensioni delle
risorse e delle competenze messe a disposizione. "Una
considerazione - ha detto Riccardi - che potrebbe in parte
spiegare una decina circa di punti di differenza in negativo del
Friuli Venezia Giulia rispetto all'adesione vaccinale delle
regioni contermini. E' necessario, quindi, mettere al centro un
piano straordinario di promozione della salute per recuperare il
terreno e colmare le distanze".
"Le istituzioni svolgono un lavoro importante accanto al quale è
determinante - sempre secondo Riccardi - il ruolo
dell'associazionismo che si avvale di persone che mettono a
disposizione degli altri, il loro tempo e, spesso, la loro storia
familiare".
Il vicegovernatore non ha mancato di esprimere profonda
gratitudine ai professionisti della sanità "che ci aiuteranno ad
uscire dalla pandemia" rimarcando, anche rispetto alle polemiche
dei giorni scorsi, "la necessità di abbassare i toni perché le
contrapposizioni muscolari fra i professionisti non aiutano il
sistema".
Come è emerso, il cancro alla prostata è il tumore più diffuso
nella popolazione maschile dei Paesi più industrializzati: molto
spesso, però, gli uomini tendono a non parlarne anche per paura
dello stigma sociale. Ai problemi fisici, quindi, si aggiungono
ansia, depressione e stress. E' quindi importante per i pazienti
poter contare su un supporto psicologico; per questo motivo,
l'Unione nazionale cavalieri d'Italia - sezione di Udine ha
deciso di finanziare la borsa di ricerca per la figura
professionale di un psicologo-oncologo nell'ambito del Pdta.
Presenti all'incontro, fra gli altri, anche il direttore generale
dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, Denis
Caporale, il responsabile del percorso Pdta, Alessandro Magli, il
direttore del dipartimento oncologia di Udine Gianpiero Fasola,
oltre al presidente Unci sezione di Udine, Carlo Del Vecchio.
Nell'occasione, è stato inoltre presentato l'opuscolo informativo
"progetto prostata: dallo screening al supporto psicologico",
realizzato in collaborazione con Asufc e con il supporto di Andos
comitato di Udine presente oggi con la presidente Mariangela
Fantin, che illustra il percorso diagnostico e terapeutico del
tumore alla prostata, con l'obiettivo di favorire la prevenzione
e la diagnosi precoce.
ARC/LP/pph