Trieste, 24 giu - "Le acque del Friuli Venezia Giulia da anni
sono pulite, la balneabilità è garantita, i controlli sono
efficaci e costanti grazie alla Capitaneria di porto e all'Arpa.
In questa fase storica stiamo poi cavalcando la grande onda della
rivoluzione culturale che abbraccia anche il mare e con le nostre
iniziative di sensibilizzazione e di informazione cerchiamo di
spiegare quanto si deve e non si deve fare per garantire alle
future generazioni un ambiente e un mare più puliti".
Lo ha affermato l'assessore alla Difesa dell'ambiente, Fabio
Scoccimarro, nel corso del secondo appuntamento di "A misura di
mare: in viaggio per la sostenibilità" che si è tenuta questa
mattina sul Molo Audace di Trieste.
Gli obiettivi della Strategia marina del Friuli Venezia Giulia al
centro dell'evento, organizzato da Arpa Fvg in collaborazione con
l'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Orientale -
Porti di Trieste e Monfalcone.
"Quest'estate, in collaborazione con Barcolana, partiranno gli
Stati generali del mare, cui seguiranno gli Stati generali
dell'ambiente e dell'energia che coinvolgeranno tutti gli Stati e
le Regioni che si affacciano sull'Adriatico con l'aggiunta della
Carinzia. Infine il prossimo anno, tutti i Paesi dell'Iniziativa
centro europea si troveranno nel capoluogo del Friuli Venezia
Giulia per discutere di politiche ambientali per i prossimi
decenni e per redigere la Carta di Trieste che ogni anno potrà
essere migliorata".
Durante l'incontro si è parlato delle numerose iniziative portate
avanti da Arpa Fvg che dal 2015 ha già intrapreso 170 campagne di
monitoraggio effettuando diverse attività di raccolta dati sulla
presenza di specie aliene, sui rifiuti marini spiaggiati e
galleggianti, sulle microplastiche e sull'analisi del "clima
acustico" subacqueo.
In Friuli Venezia Giulia il "marine litter", i rifiuti dispersi
nel mare o sulla costa, è un fenomeno che non può essere
sottovalutato. Le stime di Arpa Fvg indicano la presenza media
annua di 801 oggetti spiaggiati ogni 100 metri di litorale,
contro un valore obiettivo di qualità "buona" fissato dall'Unione
europea pari a 20 oggetti/100 m. Una quantità di rifiuti ingente,
probabilmente sottostimata, monitorata da Arpa con il programma
della Strategia marina nel periodo 2015-2020, effettuando due
campionamenti annuali su quattro spiagge del litorale regionale.
La Regione è inoltre partner del progetto Interreg Italia-Croazia
"Marless" che, grazie al contributo del centro di modellistica di
Arpa Fvg, consentirà di valutare gli accumuli nel mare e nelle
spiagge dei rifiuti di plastica anche in relazione all'andamento
delle correnti marine.
Per contrastare il "marine litter", la Regione ha promosso anche
il progetto "aMare Fvg" che favorisce la corretta gestione, nel
rispetto della normativa di settore, dei rifiuti che vengono
raccolti accidentalmente in mare durante le attività di pesca e
occasionalmente da diportisti e associazioni di volontariato
nell'ambito di specifiche iniziative di pulizia degli specchi
d'acqua e dei fondali.
Sono infine buoni i dati riguardanti i controlli effettuati da
Arpa Fvg nelle ultime settimane. Il monitoraggio effettuato il 18
e il 20 maggio, infatti, ha dato esito favorevole in tutte le
zone ad esclusione delle località di Marina Nova e Lido di
Staranzano. In questi due siti, Arpa ha effettuato un secondo
campionamento degli indicatori di contaminazione fecale che ha
dato esito favorevole; si è trattato quindi di un inquinamento di
breve durata causato presumibilmente dalle piogge del periodo
precedente che hanno favorito l'accumulo di inquinanti nelle zone
costiere.
I risultati delle analisi effettuate nel mese di giugno (14 e 15
giugno), invece, hanno dato fin da subito esito positivo. In
nessun sito sono stati rilevati superamenti dei limiti di legge.
Da sottolineare in conclusione che in Friuli Venezia Giulia sono
66 i siti individuati dalla Regione destinati alla balneazione
nei quali Arpa effettua l'attività di monitoraggio. I
campionamenti hanno frequenza mensile secondo un calendario
stabilito prima dell'inizio della stagione balneare. In ogni
punto di controllo vengono rilevati i parametri ambientali,
effettuate le osservazioni visive e prelevati campioni d'acqua
per l'analisi microbiologica. Nell'acqua vengono ricercati
parametri indicatori di contaminazione di origine fecale come
escherichia coli ed enterococchi intestinali.
ARC/RT/pph